Molteplici sono le offerte didattiche in merito allo studio della chitarra.
A tal proposito questi corsi sono tenuti da due docenti.
A seguire, una descrizione delle principali componenti dei programmi formativi.
Chitarra classica
Studio della chitarra classica con una conoscenza approfondita di tutte le risorse dello strumento.
Graduale acquisizione di una tecnica appropriata e completa in un itinerario didattico che, per usare una felice espressione di Segovia, sia “adatto a guidare l’allievo diligente, in maniera sistematica e progressiva, dai primi timorosi passi fino alle altezze della perfezione”.
Caratteristiche acustiche e morfologiche dello strumento.
Caratteristiche dinamiche e timbriche.
Tessitura e accordatura.
Mano: struttura, articolazioni, muscoli e unghie.
Fatica muscolare.
Tecnica strumentale meccanica intesa come l’insieme dei procedimenti dinamico-gestuali finalizzati alla produzione e combinazione dei suoni.
Figure della mano sinistra: tipi, formazione e loro concatenazione.
Forza di pressione.
Contrazione e divaricazione.
Flessione, rotazione, distensione e dissociazione.
Legato e staccato.
Cambio di posizione.
Contatto fra dito e corda.
Azione del pollice destro.
Tipi di tocco: appoggiato, teso, libero e misto.
Figure della mano destra: tipi, realizzazione e loro concatenazione.
Sedia e poggiapiedi.
Inclinazione del busto, della cassa e del manico.
Punto di contatto del braccio destro.
Assetto delle mani.
Decifrazione del segno musicale.
Mano sinistra: individuazione della corda da premere, del tasto sul quale collocare il dito e del dito con cui premere la corda.
Mano destra: individuazione della corda da mettere in vibrazione, del dito da impiegare e del tipo di tocco da applicare.
Tecnica strumentale espressiva intesa come l’insieme dei procedimenti di manipolazione del suono finalizzati alla realizzazione concreta delle intenzioni interpretative ed alla comunicazione del senso dell’opera musicale.
Alterazioni dinamiche.
Alterazioni timbriche.
Legature tecniche.
Suoni armonici naturali e artificiali.
Alterazioni temporali: lo staccato e la cesura.
Vibrato longitudinale e trasversale.
Distorsione.
Realizzazione di strutture musicali melodiche, contrappuntistiche, accordali e arpeggiate.
Diagramma timbrico e la diteggiatura.
Tremolo.
Chitarra jazz
Il corso si articolerà in una serie di lezioni tendenti a fornire all’allievo autonomia nelle varie situazioni, sia di improvvisazione che di accompagnamento, nonché di background melodico e armonico.
L’obiettivo del corso sarà quello di far sì che il chitarrista sia in grado di offrire una propria originalità espressiva, grazie alla conoscenza dei meccanismi dell’improvvisazione, della costruzione armonica del brano, del rapporto scala-accordo e dell’armonizzazione della melodia.
Le tappe necessarie a costruire un percorso teorico coerente con quanto detto sopra, saranno le seguenti:
La scala maggiore: costruzione, analisi, cenni storici.
Armonizzazione della scala maggiore per triadi ed analisi degli accordi costruiti sui vari gradi.
Armonizzazione della scala maggiore a quattro parti ed analisi: le specie delle settime.
L’accordo di settima di dominante e le regioni della tonalità.
I modi, la loro funzione e la loro armonizzazione.
L’analisi del brano jazz standard e del blues.
Improvvisazione melodica: le note dell’accordo, le note di avvicinamento cromatico e di scala.
L’armonizzazione della lead-note: background ed improvvisazione armonica.
Per quel che riguarda la parte strettamente pratica, oltre che seguire i punti teorici citati, la conoscenza dello strumento si svilupperà attraverso i seguenti passi:
La scala semipentatonica inferiore e superiore: genesi e forme; sviluppo della manualità sulla tastiera.
Le forme: individuazione ed applicazione sui gruppi di tonica e dominante.
Gruppo di dominante e dominanti secondarie: note dell’accordo ed alterazioni.
Uso delle forme delle scale “lydian-dominant” e “superlocria”.
Improvvisazione armonica.
L’ultima parte del corso si soffermerà ad analizzare le forme di espressione della chitarra jazz nell’ambito funky, soul, dance e acid-jazz, nonché nella ricerca dei concetti espressi durante il corso nell’ascolto e analisi di brani di questi generi.
Chitarra elettrica
Impostazione della mano destra: dita e plettro.
Impostazione della mano sinistra.
Corde a vuoto.
Lettura ed esecuzione delle note relative alle corde a vuoto.
Lettura dell’intavolatura, diagrammi e simbologie varie.
Le tonalità maggiori: illustrazione teorica e prove pratiche di trasporto delle diteggiature.
Diteggiature estese della scala maggiore e costruzione e lettura di patterns su di esse.
Scale minori armoniche e melodiche e relative armonizzazioni in diverse tonalità.
La scala diminuita e quella esatonale.
La pentatonica, la scala blues, la tecnica del bending e la struttura blues in 12 misure.
La formazione degli accordi: intervalli, triadi e quadriadi.
Studio di accompagnamenti di brani di musica leggera.
L’accompagnamento rock e metal: studio di brani e riff, i power chords e gli effetti per chitarra.
L’accompagnamento acustico: studio di brani in fingerstyle e flatpiking.
Lettura ed esecuzione di figurazioni ritmiche d’effetto e in stili differenti.
Il solo: lettura di facili soli e fraseggi tratti da spartiti e metodi di vari autori.
Tecnica: la pennata alternata, lo sweep picking, il tapping e la tecnica mista.
La tecnica degli arpeggi in tutte le tonalità ed estensione.
Esercizi sulle progressioni.
Modulazioni e pratiche improvvisative su di esse.
Improvvisazione su strutture e ritmi di vario genere.
Studio dell’armonia.
Cadenze.
Armonizzazione delle melodie.
Trascrizioni di temi, assoli e altra musica con conseguente analisi armonica.
Costruzione e studio di patterns melodici.
Studio di tecniche per l’esecuzione di brani in forma di “chitarra-solo”.
Studi e tecniche sullo swing.
Studio di brani strumentali di media difficoltà.
Analisi ed improvvisazione delle principali forme